Ultimo aggiornamento
24/06/2025, 09:59
Uno dei pezzi più importanti è un cratere a calice attribuito al pittore di Kleophrades (500-490 a.C.), esempio raffinato della ceramografia a figure rosse. La scena principale raffigura il compianto sul corpo di Patroclo, adagiato su una kline, avvolto in un prezioso mantello e con il capo reclinato. Due compagni d'armi lo sorreggono, mentre altri due guerrieri rendono omaggio al defunto. Al centro, Achille è raffigurato armato, pronto a vendicare l'amico. Sul lato opposto del vaso, si trovano i riti funebri in onore di Patroclo, con danze e libagioni.
L'episodio rappresentato nel cratere è cruciale nella guerra di Troia. Patroclo, il più caro amico di Achille, viene ucciso da Ettore mentre indossa le armi di Achille, l'eroe acheo. La sua morte provoca un dolore immenso in Achille, che decide di tornare in battaglia per vendicarlo. Dopo aver ottenuto una nuova armatura da Efesto, Achille affronta Ettore in un duello fatale davanti alle mura di Troia. Ettore, pur sapendo di non avere scampo, combatte con onore, ma viene sconfitto e ucciso. Achille, accecato dalla rabbia, oltraggia il corpo di Ettore trascinandolo intorno alle mura della città. Solo l'intervento del re Priamo, padre di Ettore, che supplica Achille di restituirgli il corpo del figlio, porta l'eroe acheo a riconoscere il dolore del nemico e a concedere i funerali.
Tipologia di opera | Ceramica |
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Ambito disciplinare | Ceramica |
Materiale | Ceramica |
Misure | |
Collocazione |
Tommaso Guagliardo – Donatella Mangione, Guida al Museo Archeologico Regionale di Agrigento, Agrigento 2013, pp. 30-37)
Le prime sale raccontano l’arte e l’artigianato di Akrágas dalla preistoria all’alto medioevo. Il cuore del percorso è il Telamone del Tempio di Zeus.
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