La tomba a camera ipogeica è una tra le più ricche. Al suo interno sono stati trovati ben centotrentatrè reperti, di cui novantasei in ceramica (tra di essi spicca un gruppo di vasi, o frammenti di essi, con iscrizioni), mentre il resto sono vasi ed oggetti vari in bronzo. All’interno della camera sepolcrale si sono rinvenuti due sarcofagi che conservavano spoglie di uomini: due guerrieri, come suggeriscono le armi poste loro accanto, insieme a quelle adagiate all’esterno dei sarcofagi. Riconducibile alla prima metà del V sec. a.C., al suo interno la tomba conservava anche resti di cibi, probabilmente relativi al banchetto funebre, mentre l’uso di vino è suggerito dalla presenza di vasi bronzei utilizzati nelle mense e da anfore vinarie da trasporto. Particolarmente interessanti, insieme agli strigili, sono le armi in bronzo: due elmi, uno di tipo calcidese ed uno di tipo corinzio con paragnatidi decorati a sbalzo con profili di sileno, oltre a due schinieri anatomici. 

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Ceramica
Misure
Collocazione

Testo tratto da: Tommaso Guagliardo – Donatella Mangione, Guida al Museo Archeologico Regionale di Agrigento, Agrigento 2013, pp. 74-91)

L’opera nel museo

Percorsi

Territorio

Il territorio di Agrigento, Enna e Caltanissetta (sale XII-XVII)

Un viaggio nei territori di Agrigento, Enna e Caltanissetta, dalla preistoria all’età greca, attraverso i reperti di siti come Eraclea Minoa e Gela.

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Ultimo aggiornamento

24/06/2025, 12:02

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