Tra i reperti più importanti dell’intera II sala, è da segnalarsi un bel vaso dalla forma particolare, proveniente dalla località Castellazzo di Palma di Montechiaro: si tratta di un deinos, usato per mescolare vino e acqua.
È decorato con colori molto vivaci sia all’interno che all’esterno, con disegni geometrici e fitoformi che si ripetono e che sottolineano la sua forma circolare, sul cui fondo esterno convesso spicca l’immagine di una triskelés dalle punte dei piedi orientate a destra, un simbolo di origini orientali che solitamente presenta quattro gambe. Nella scelta di rappresentarne tre, motivo che si incontra soltanto in questa zona della Sicilia (un altro esempio si trova su una piccola tazza che viene da Gela esposta nella stessa sala, nella vetrina 6), ha fatto pensare alla possibilità, da parte dell’artigiano che ha dipinto l’oggetto, di aver volutamente trasformato il simbolo conosciuto (con quattro gambe) per rappresentare la forma geografica della Sicilia con le sue tre punte. Il motivo ornamentale è comunque testimonianza dei contatti culturali tra la Sicilia e il Mediterraneo orientale.