Maschere fittili e statuette di divinità e donne

Nelle vetrine 42 e 43 si susseguono in gran numero maschere fittili votive di divinità femminili con fori nella zona del copricapo, probabilmente per l’inserimento di diademi o corone in metalli preziosi, statuette di divinità assise o stanti dal corpo appiattito e a volte con polos sul capo e collane di diversa tipologia sul petto, insieme a quelle di donne offerenti, che recano in dono fiaccole, porcellini, colombe, vasi potori, patere. Un reperto molto particolare è il tubo fittile rituale con una raffigurazione aniconica di divinità, suggerita dalla sola presenza delle orecchie e dei capelli acconciati a delimitare la fronte, su cui è un polos; l’oggetto, inserito nel terreno, doveva servire a comunicare idealmente con il mondo sotterraneo.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Terracotta
Materiale
Terracotta
Misure
Collocazione

Testo tratto da: Tommaso Guagliardo – Donatella Mangione, Guida al Museo Archeologico Regionale di Agrigento, Agrigento 2013, pp. 40-51)

L’opera nel museo

Percorsi

a

La città di Akrágas – Agrigentum (sale I - XI)

Le prime sale raccontano l’arte e l’artigianato di Akrágas dalla preistoria all’alto medioevo. Il cuore del percorso è il Telamone del Tempio di Zeus.

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Ultimo aggiornamento

24/06/2025, 10:30

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