Nelle vetrine 42 e 43 si susseguono in gran numero maschere fittili votive di divinità femminili con fori nella zona del copricapo, probabilmente per l’inserimento di diademi o corone in metalli preziosi, statuette di divinità assise o stanti dal corpo appiattito e a volte con polos sul capo e collane di diversa tipologia sul petto, insieme a quelle di donne offerenti, che recano in dono fiaccole, porcellini, colombe, vasi potori, patere. Un reperto molto particolare è il tubo fittile rituale con una raffigurazione aniconica di divinità, suggerita dalla sola presenza delle orecchie e dei capelli acconciati a delimitare la fronte, su cui è un polos; l’oggetto, inserito nel terreno, doveva servire a comunicare idealmente con il mondo sotterraneo.