Nella vetrina 56 trovano collocazione anche i materiali provenienti dal santuario extraurbano di Sant’Anna; nella parte bassa sono visibili una base di statua in terracotta di grandi dimensioni ed un pithos di fabbrica indigena che, al momento del ritrovamento, era pieno di pezzi di aes rude e bronzi vari, costituenti un vero e proprio tesoro in fase premonetale.