Interessante, nelle vetrine 47 e 48, è l’esposizione di matrici fittili dalle varie fogge con, accanto, la loro riproduzione in positivo, realizzata in epoca recente: esse sono testimonianza di una produzione in serie che doveva avere luogo nelle locali officine di coroplasti, alcune delle quali individuate nei pressi della V porta della cinta muraria greca, nelle immediate vicinanze, quindi, del santuario di cui si sta trattando; tra esse si segnalano quelle con la raffigurazione di Medusa e di Eracle con il cinghiale di Erimanto alla presenza di Euristeo, che si intravede, impaurito, all’interno di un pithos.