"I telamoni, figure maschili colossali di circa 7,60 metri d'altezza, rappresentano un elemento architettonico e scultoreo distintivo del tempio di Zeus Olimpio. Queste figure imponenti, poste nella metà superiore degli intercolumni della pseudo-peristasi, ovvero il colonnato esterno che circondava il tempio, svolgevano un ruolo fondamentale nel sostegno della struttura. Le loro gambe, infatti, fungevano da contrafforte per il peso della trabeazione, creando un'alternanza tra la funzione statica delle colonne e il valore figurativo di queste sculture uniche.
L'interpretazione di chi fosse raffigurato nei telamoni è stata oggetto di dibattito: alcuni studiosi ritengono che rappresentino i ""barbari"" cartaginesi sconfitti nella battaglia di Imera nel 480 a.C., mentre altri propendono per una raffigurazione degli Atlanti, figure mitologiche condannate da Zeus a reggere il peso del cielo.
Anche la collocazione originaria dei telamoni è stata a lungo discussa. Nel corso del XIX secolo, diverse ipotesi li immaginavano erroneamente all'interno del tempio, ma le ricerche più recenti hanno confermato che si trovavano all'esterno, posizionati a partire da un'altezza di 13 metri dallo stilobate, la base del tempio, e riempivano gli spazi tra le colonne. Nella sala sono esposte le più importanti ricostruzioni dei telamoni, realizzate da archeologi e architetti.
Uno dei telamoni è stato ricomposto nel 1825 da Raffaello Politi a partire da frammenti originali rinvenuti in situ; per proteggerlo dalle intemperie è stato poi trasferito nel museo, dove è attualmente esposto. Sul luogo in cui esso si trovava è stato collocato un esatto suo calco. Oltre a questa figura, altre tre teste di telamoni sono conservate ed esposte in nicchie della parete nord della sala.
Negli ultimi anni, presso il tempio all’interno della valle, sono stati rintracciati altri frammenti riferibili ad altri telamoni e uno di loro, restaurato e integrato dei pezzi mancanti, è stato ricollocato, in situ, nella sua originaria posizione verticale."

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Scultura
Materiale
Pietra o marmo
Misure
Collocazione

Testo tratto da: Tommaso Guagliardo – Donatella Mangione, Guida al Museo Archeologico Regionale di Agrigento, Agrigento 2013, pp. 52-53)

L’opera nel museo

Percorsi

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La città di Akrágas – Agrigentum (sale I - XI)

Le prime sale raccontano l’arte e l’artigianato di Akrágas dalla preistoria all’alto medioevo. Il cuore del percorso è il Telamone del Tempio di Zeus.

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Telamone

Ultimo aggiornamento

24/06/2025, 15:39

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