Nelle vetrine 57 e 59, sono presenti molteplici frammenti di terrecotte architettoniche (che costituivano la trabeazione e la copertura con tegole dei tetti di templi ed edifici di varia destinazione), provenienti soprattutto dai santuari di Efesto ed Eracle; essi danno prova, nella loro policromia e varietà di motivi iconografici, dell’esuberanza decorativa degli antichi edifici sacri.