La città di Akrágas – Agrigentum (sale I - XI)

Le prime sale raccontano l’arte e l’artigianato di Akrágas dalla preistoria all’alto medioevo. Il cuore del percorso è il Telamone del Tempio di Zeus.

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Evoluzione artistica e artigianale dall’età preistorica all’alto medioevo. Le ceramiche, i santuari e le necropoli
Il Museo ha il suo fulcro nella sala VI, che ospita uno dei telamoni del tempio di Zeus Olimpio, collocato in posizione verticale, come nel suo contesto originario. Questo colossale telamone, alto più di 7 metri, giaceva a pezzi, supino all’interno della cella del tempio fino agli inizi del XIX secolo, quando venne riassemblato, ma l'esposizione all’aperto ne metteva a rischio la conservazione a causa della fragilità del materiale litico. Per proteggerlo, si decise di trasferirlo nella sala museale, progettata appositamente con una doppia altezza per accoglierlo. Questa sala è scenograficamente circondata da un livello superiore con vetrine che espongono manufatti provenienti dai santuari, tra cui spiccano le terrecotte devozionali dedicate a Demetra e Persefone.
Il percorso espositivo inizia, però, con le fonti scritte sulla più antica storia del territorio e con reperti che testimoniano le epoche dalla preistoria fino alla fondazione greca.
Una sala è dedicata alle ceramiche, con una vasta collezione vascolare che documenta l’evoluzione della ceramografia attica attraverso le tre tecniche principali: figure nere, figure rosse e fondo bianco. A queste si affiancano esemplari di alto valore artistico prodotti nelle principali officine italiote apule, campane e lucane.
L’esposizione di sime con grondaie leonine introduce alla sezione sull’architettura e sui santuari, compreso il tempio di Zeus. I manufatti provenienti dal quartiere abitativo con il suo impianto urbanistico regolare, accanto a una ricca collezione di monete, offrono testimonianza degli scambi commerciali dell’antica città.
Le sculture, tra cui la celebre statua marmorea di un efebo di età severa, insieme al sedile del ginnasio, musealizzato dopo un recentissimo restauro, e ai reperti funerari e ai sarcofagi provenienti dalle necropoli che circondavano le antiche mura, chiudono il percorso espositivo dedicato alla città.

Tappe del percorso

Sala 2

Il territorio prima dell’arrivo dei greci: le culture indigene e Sant’Angelo Muxaro; il percorso degli abitanti di Gela che si impossessano della costa siciliana, fondando Akrágas

Sala II

Ceramiche dipinte in nero su fondo rosso o giallo chiaro della cultura di Serraferlicchio

L’età del rame (III millennio a.C.), è rappresentata la cultura di Serraferlicchio, così denominata…

Ceramiche castellucciane di contrada Monserrato

All’età del bronzo appartengono invece le ceramiche castellucciane rinvenute in contrada Monserrato…

Ceramiche molto fine e da manufatti in metalli preziosi di influenza egea della civiltà di Sant’Angelo Muxaro

Un’altra importante civiltà indigena dell’età del ferro è quella di Sant’Angelo Muxaro, centro…

Frammenti di ceramica indigena con decorazione impressa e statuette fittili dalla necropoli di Montelusa e dai santuari ctonii

Le ultime vetrine contengono, invece, i materiali coevi alla fondazione della città di Akrágas:…

Deinos da Castellazzo di Palma di Montechiaro con triskeles

Tra i reperti più importanti dell’intera II sala, è da segnalarsi un bel vaso dalla forma…

Deinos da Castellazzo di Palma di Montechiaro con triskeles

Sala 3

Le collezioni ceramiche attiche e magno greche nelle tecniche a figure nere, figure rosse e fondo bianco

Sala III

Vaso a figure nere

Nella vetrina 17 un mirabile esempio di vaso a figure nere è la grande anfora con, sul lato…

Vaso a figure nere

Cratere a calice con compianto di Patroclo

Uno dei pezzi più importanti è un cratere a calice attribuito al pittore di Kleophrades (500-490 a…

Cratere a calice con compianto di Patroclo

Sala 5

Notizie su tutti i santuari di Akrágas – Agrigentum esposti nella sala; importanza dei culti, soprattutto di quelli ctonii; architettura templare; reperti più importanti

V sala

Maschere fittili e statuette di divinità e donne

Nelle vetrine 42 e 43 si susseguono in gran numero maschere fittili votive di divinità femminili…

Matrici fittili

Interessante, nelle vetrine 47 e 48, è l’esposizione di matrici fittili dalle varie fogge con,…

Matrici fittili

Teste fittili femminili

Reperti di notevole interesse sono due teste fittili femminili, una di fanciulla con ciocche di…

Reperti del santuario presso località San Biagio

Le vetrine 53 e 55 sono riservate al santuario rupestre presso località San Biagio: sono esposti…

Materiali dal santuario Sant'Anna

Nella vetrina 56 trovano collocazione anche i materiali provenienti dal santuario extraurbano di…

Terrecotte dai santuari di Efesto ed Eracle

Nelle vetrine 57 e 59, sono presenti molteplici frammenti di terrecotte architettoniche (che…

Materiali dal tempio di Eracle

Significativi sono i manufatti ritrovati in alcuni pozzetti a nord del tempio di Eracle (vv. 58-60)…

Sala 6

Il tempio dedicato a Zeus (post 480 a.C.): storia, costruzione, i telamoni

VI sala

Telamone

"I telamoni, figure maschili colossali di circa 7,60 metri d'altezza, rappresentano un elemento…

VI sala

Efebo in marmo

"L'Efebo, noto anche come kouros di Agrigento, è una statua in marmo caratterizzata da un…

Efebo in marmo

Statuetta di Afrodite al bagno

La statuetta di Afrodite al bagno, risalente al II-I secolo a.C., mostra la dea in un momento di…

Statuetta dii afrodite al bagno

Torso maschile

Il torso maschile, databile tra il III e il II secolo a.C., è un perfetto esempio del realismo…

Sala 11

Le necropoli nel territorio: i culti e le usanze funebri, i sarcofagi e i corredi

Sala XI

Sarcofago di fanciullo

Il sarcofago di fanciullo, probabilmente proveniente dalla necropoli romana situata sul fianco…

Sarcofago di fanciullo

Ultimo aggiornamento

26/06/2025, 12:11

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